lunedì 23 aprile 2012

La storia di Progress Software Corporation (3)


Progress Storia 3 di 5

1993 - Versione 7 - Il lato client della versione 7, insieme con il suo strumento di sviluppo, sono stati completamente rinnovati. Impegnati a mantenere la compatibilità con le centinaia di applicazioni già sviluppate, ma riconoscendo la prossima rivoluzione GUI, il team di sviluppo ha praticamente reinventato l'intero Progress client. La struttura procedurale del linguaggio fu cambiata per sostenere un modello di programmazione event-driven e una serie di nuovi costrutti sono stati inseriti, al fine di definire una vasta gamma di controlli grafici per Windows , in aggiunta al "fill-in" del character mode. Al tempo stesso, la versione a carattere è stata completamente revisionata al fine di permettere, ad un prodotto di terze parti,  la fruizione degli oggetti GUI anche su terminali a carattere.
La versione 7 ha richiesto lo sviluppo di un intero set di strumenti chiamato Application Development Environment (ADE). Nascono le temp-table ed i controlli dinamici degli oggetti.
L'editor di trigger in origine era una semplice dialog-box per la scrittura di blocchi di codice per i controlli visuali, mentre la tabella TRG manteneva il ​​codice in memoria durante la scrittura della procedura di trigger. Nella sua forma finale, la UIB era molto più che uno ‘screen painter’ e la finestra dell'editor di trigger ampliata nel ‘section editor’, uno strumento per la scrittura di trigger e procedure interne.
La prima uscita della versione 7 includeva anche una nuova GUI per il Data Dictionary e l’Administration tool, così come un precedure editor grafico. Il procedure editor  è stato, e rimane oggi, un notevole esempio di tool per lo sviluppo di codice Progress in modalità carattere, MSWindows GUI , e al momento Motif per UNIX. Esiste una certa quantità di codice compilato a seconda della piattaforma, ma la maggior parte del codice sorgente può essere compilato ed eseguito sia in modalità carattere che sulla GUI. Nessun altro linguaggio di programmazione supporta questo.

Il  prodotto ‘Query Results’  è stato completamente riscritto per diventare un strumento grafico, e un
‘4GL report ‘ è stato creato per soddisfare le esigenze di reporting più complesse. Nella versione 7 è anche inclusa la prima release del ‘Translation Manager’, uno strumento per il mantenimento di traduzioni in più lingue all'interno di un unico codice compilato.

La versione 7.3,  seconda release principale del prodotto GUI, ha aggiunto una serie modelli di programmazione che rappresentavano l'inizio dello sviluppo basato su componenti. Erano in gran parte guidati da valori preprocessati e abbastanza autosufficienti . Ad esempio, pulsanti di navigazione e aggiornamento, una serie di campi da visualizzare e aggiornare, e un built-in query per accedere ai dati. Con una semplice comunicazione tra ‘procedure template’ ed una limitata flessibilità nel modo in cui sono linkati l’uno con l’altro,  agli sviluppatori era permesso di cominciare a pensare su come definire i componenti applicativi in termini di procedure 4GL.  Significativa è, in questa versione, la nascita delle ‘persistent procedure’ , che permettevano ad un’applicazione di  avviare una procedura e mantenerla in memoria. Le procedure persistenti divennero la base per sviluppare applicazioni in un modo completamente nuovo, molto diverso da quello tradizionale top-down, gerarchico, strutturato a blocchi della  versione 6 e precedenti. Le procedure poterono funzionare come 'oggetti'  in  un’applicazione event-driven, residenti in memoria ed attivate dall’evento GUI il cui codice contenevano. L'ADE comprendeva anche una nuova serie di utili add-on  contenute in un oggetto chiamato ProTools, accessibile attraverso un interfaccia aggiuntiva.

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